Roma, 2006. Nonostante sia sposato con Eva e abbia gia' un figlio, alla soglia dei trent'anni Bruno non si rassegna all'idea di crescere. Classico esempio della sindrome da Peter Pan, e' incapace di tenersi un lavoro e trascorre le sue giornate tra progetti inconcludenti e a giocare a calcio balilla con l'amico Salvatore. La mancanza di soldi e i rapporti sempre piu' tesi con Eva lo spingono un giorno a concepire una nuova idea bizzarra: formare una squadra di curling con cui arrivare fino alle Olimpiadi invernali di Torino, coinvolgendo oltre che Salvatore anche Neno, un biscazziere che vive di espedienti, e Ottavio, un vigile urbano in pensione.